Limbiate: mai pił manicomi

(Limbiate, 8 luglio 2014) – E’ sempre un “no”, e ancora una volta un “no” ribadito con forza, quello che arriva dall’Amministrazione comunale di Limbiate rispetto al progetto che la Regione Lombardia sta portando avanti relativamente alla costruzione di strutture REMS (Residenze per l’esecuzione della misura di scurezza sanitaria) sull’area ex Antonini.
E questa volta il “no” intende coinvolgere la cittadinanza, invitata a partecipare all’incontro di sensibilizzazione organizzato per lunedì prossimo 14 luglio, a partire dalle ore 21, presso la sala consiliare in Villa Mella. Parteciperanno esperti in materia e sono stati invitati i rappresentanti della Regione Lombardia, il vicepresidente Mario Mantovani e l’assessore Cristina Cantù, depositari del progetto in corso.
Da diversi mesi ormai, la Giunta De Luca si è schierata al fianco del Comitato “Stop Opg” nell’importante battaglia contro il disegno della Regione Lombardia, decisa a sostituire i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) con nuove strutture REMS, due delle quali proprio a Limbiate, all’interno dei padiglioni “Forlanini” e “Ronzoni” a Mombello. Meno di due settimane fa, il Sindaco De Luca e l’assessore Franca Basso hanno preso parte ad un convegno sulla salute mentale organizzato dal comitato “Campagna per la Salute Mentale”, dove è stata ribadita la necessità, per le istituzioni, di potenziare i servizi in aiuto ai malati psichici, invece che di realizzare nuove carceri. “Non accettiamo che un progetto di tale portata – commenta il Sindaco Raffaele De Lucavenga calato dall’alto e debba essere subito dalla nostra Amministrazione e, di conseguenza, da tutti i cittadini. Siamo contrari alla realizzazione, in generale, di strutture REMS, in quanto non le riteniamo la risposta più adatta alle problematiche legate alla salute mentale. E, ancora di più, non vogliamo che esse vengano realizzate sull’area dell’ex Antonini, dove insistono scuole superiori, una Chiesa, un parco. Sono anni che chiediamo un confronto per un recupero dei locali dell’ex ospedale psichiatrico, dove noi abbiamo sempre ipotizzato la nascita di un polo sanitario o di una residenza per anziani, insomma di strutture che possano essere integrate con il territorio. Due edifici REMS non sono certamente la risposta giusta”.